L’America, non potendo occultare in alcun modo l’invasione di porcaccioni di casa sua, ancora una volta scende in lotta epocale e indiscriminata. Oprah ha dichiarato guerra: fulgida come il dragone dei Sette Supplizi e implacabile Gorgone, circondata da una valle di inevitabili lacrime hollywoodiane (quelle che nei reality tentano invano di asciugare facendosi aria con la manina, prima che il trucco coli) è partita in missione con l’intenzione di salvarci tutti. La stampa mondiale la vuole Santa Subito dimenticando i due secoli di movimento femminista che passano sicuramente in secondo piano ora Oprah ha parlato e che quindi, sicuramente tutto cambierà. A stropicciare questa bella immaginetta però eccoti la Regina di Francia che mal digerisce gli imperativi d’oltre Oceano. La bizzosa Catherine, pur di fare il Bastian Contrario, non solo conferirebbe l’Onore al Merito a Weinstein, ma nominerebbe baronetto il mai dimenticato Strauss, quello che anni fa fu pesantemente osteggiato e ricattato da una ninfa feroce del Bronx (vedi qui). Nella sua perorazione -che in verità nasce da annoso scontro di civiltà- sviluppa dunque Catherine una teoria secondo la quale la zampaccia del maiale, oltre ad essere cibo sopraffino se accostato alle lenticchie sotto Natale, può anche essere merce gradita in svariate circostanze, tra cui sono inclusi il corpo a corpo nel mezzo pubblico, la visita medica, il colloquio di lavoro e chi più ne ha ne metta. Nella sua convinta difesa delle buone tradizioni, sostiene che da cosa nasce cosa e che il maschio ” ‘a da puzzà“. Sua Maestà ci sorprende dunque con dei gusti piuttosto forti, forse memore dei tempi in cui il do ut des regista/attrice era soggetto a meno malintesi, dandosi per scontato che nel fondo dell’attrice c’era la meretrice.
Se cè un timore che possiamo parzialmente condividere con la nostra Regina di Francia non è tanto il ritorno del Puritanesimo, è piuttosto lo sconcerto di fronte all’inevitabile modalità John Wayne che il soggetto americano assume, nella fattispecie di un’Oprah castigamatti, futura sterminatrice di porci e affini. Ignara del passar dei secoli, Sua Maestà Catherine insinua che il mandrillo è un romanticone, che lusinga il gentil sesso con le sue attenzioni perché indiscriminatamente innamorato delle potenziali gioie che il corpo femminile può riservargli. Senza dubbio ella teme il ritorno di un puritanesimo così tanto yankee e così poco français, così privo di savoir faire e arte amatoria da rendere la vita totalmente insipida. C’è chi dice ch’ella sia ancora molto avvenente; secondo il suo tradizionalista modo di pensare, sarebbe dunque ancora papabile e sicuramente paLpabile, per cui, mentre aspettiamo fiduciosi la nostra Oprah che ci ha lasciato tutti intronati con le sue trombe del giudizio, cara Maestà la invitiamo a lasciare per qualche attimo il suo elegante boudoir e a fare un bel giro nel metrò di Parigi nelle ore di punta, tanto per rivivere il gusto di quel piccolo mondo antico, quello in cui senz’altro più di qualcuno godette a piene mani anche del Vostro reale corpo e Voi, sovrana, non proferiste favella. (n.z.b.)
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