Impasse in paradiso
Il PSOE e Unidas Podemos son cugini di quindicesimo grado e le famiglie, si sa, possono convertirsi nel miglior teatro di implacabili rivalità e recriminazioni continue. San Pietro Sanchez d’Iberia, che la stampa italiana ribattezzò a suo tempo “Pedro il Bello” ha un cruccio: San Paolo Iglesias (che più santo non potrebbe essere visto il cognome) fa le bizze e non si piega alla ragion di stato. I due hanno in mano il pomo d’oro di un governo di sinistra ma da un lato il bel tenebroso non vuol cedere lo scettro per risparmiarsi le grane di dover ridiscutere ogni singola mossa all’interno della sua stessa ipotetica coalizione, visto che le agguerrite Unidas Podemos* non son farina da far ostie, dall’altro l’altero Paolo, non dimentico dei giorni di accampamento alla Puerta del Sol durante i quali fu incoronato leader degli Incazzados, romanticamente spera di portare al governo in un sol botto tutte le riforme che provocano crisi epilettiche tra le alte sfere della finanza e a tale scopo esige un governo di coalizione (e non di “collaborazione” come il pio Paolo suggerisce, facendo finta che sia quasi la stessa cosa).
Cosa si prospetta all’orizzonte? Facile da indovinare: un sonoro fallimento della sinistra, nuove elezioni nonostante la comoda vittoria dei socialisti, ossigenazione e resurrezione delle destre, tant’è che l’altro Pablo, il Casado, in piena fase di lavaggio dei panni sporchi del PP, è tornato dalle vacanze munito di barba di tragica salviniana memoria, in modo da iterare l’allineamento con destre nazionali (VOX). Quest’ultimo è certamente poco convincente come leader delle destre, ma visti i capriccetti degli avversari, potrebbe addirittura sfangarla.
Nel minuetto degli incontri andati a vuoto, Pietro ricorre a un editto e butta giù un polpettone di 267 proposte (o giù di lì) che scimmiottano quelle dell’adolescente Unidas Podemos, ma conservando il garbo del più adulto PSOE. “Aria fritta condita col niente” avrebbe detto due mesi fa Podemos, ma oggi pare che i toni si stiano placando e le dichiarazioni lasciano intendere un minimo interesse.
Pare che oggi 9 settembre la Ministra Calvo abbia chiamato il portavoce di Podemos e pare anche che domani ci sarà un incontro decisivo. Se tutto va bene Pedro inserirà la chiave nella toppa e le porte di un precario paradiso si apriranno. (n.z.b.)
*il femminile non è una svista; nell’ambito di questo movimento ci si riferisce deliberatamente alla collettività al femminile in contrasto con le norme linguistiche comuni che impongono il genere maschile.
Pietro attende trepidante che Paolo legga le circa 300 misure programmatiche che dovrebbero convincerlo ad accettare la proposta di “collaborazione” ma non di “governo di coalizione”.