Pubbliche scuse. Inchini a 90º e sceriffi.

Ciao Angela,

grazie, ci stai dando una lezione. In un post precedente ti avevo catalogata nel modello “Ragazza di provincia nei 15 minuti di notorietà” e con una certa superficialità ti avevo attribuito la colpa di non esserti ribellata di fronte al vecchio sudicio. Come tutti gli italiani incazzati, non ero al corrente dei retroscena che avevano preceduto l’incontro con il nano infoiato.

Punto primo: la statuetta di Priamo semovente chiede di avere come interlocutore per la pubblica trattativa una donna. E cosa fanno i tuoi responsabili? Invece di allarmarsi per i noti precedenti del soggetto, ti danno in pasto alla belva, calano le braghe, assumono la ben nota posizione e sbavanti attendono.

Punto secondo: non serve ripercorrere per l’ennesima volta l’incontro. Il voyerismo di bassa lega ci ha goduto, si è masturbato, si è immedesimato con il gobbo viagrato oppure si è indignato a seconda dei casi. In ogni caso tutti (me compresa) ne hanno fatto l’uso più strumentale possibile.

Punto terzo: nessuno (me compresa) è rimasto esente dalla solita trappola del “ma lei ci stava” o “avrebbe potuto dargli un ceffone” (io mi inserisco in questa seconda categoria). E qui il pervertito rivestito di peli sintetici ci ha sguazzato, come al solito. Ha tirato fuori il peggio che c’è in noi, come al solito. Ha creato il caso, ti ha triturato nelle sue vili grinfie e si è allontanato, scortato dai suoi gaglioffi.

Punto quarto: scende in campo lo sceriffo, un gaglioffo in più. Questo sconcertante personaggio che ti minaccia pubblicamente dovrebbe essere stato condannato al domicilio coatto già da decenni per tutte le infrazioni all’etica che ha commesso. Come il suo degno compare, non ha scrupoli, trita, intrallazza e tronfio gode il suo “trionfo televisivo”.

Punto quinto: i dirigenti dell’azienda fanno muro, fanno filtrare cose e si titillano vicendevolmente per la firma del contratto in un’orgia collettiva di auto-compiacimento. Questo è parte dell’essere scagnozzi, dei quaquaraqua che se gli tocchi la sorella muori ma che tanto la donna d’altri un po’ prostituta sempre lo è.

Punto sesto: appare Angela, una persona che si difende. Questo non l’avevano messo in programma. Mi dispiace Angela, tutto fa presagire che perderai il lavoro. I superuomini saccenti sono la lobby più potente nell’italietta del nostro secolo. Quei dirigenti aziendali che anche se sei al loro stesso livello, guadagnano più di te perché “sono padri di famiglia”, quelli che se c’è una riunione con i clienti non alzano il culo dalla sedia per fare il caffè ma chiamano la segretaria, o ti fanno capire che lo devi fare tu. Quelli che fanno la settimana bianca mentre il resto dei dipendenti non riesce mai ad andare in ferie perché ci sono sempre ordini da evadere. Quelli che fanno le riunioni per abbassare lo stipendio ai dipendenti “per non dover licenziare nessuno” e intanto si comprano l’ultimo modello di bmw. Non parlo per sentito dire, se questo ti può consolare…

TI CHIEDIAMO SCUSA PUBBLICAMENTE tutti noi triturati dai malgoverni, che abbiamo voglia di cambiare, che siamo persone in buona fede ma non stupide. Che tristezza, che desolazione. Ti auguro di trovare un lavoro migliore, nel quale non esistano complessati invidiosi del pene altrui che misurano il loro valore con le tristi vittorie in schermaglie sessuali di stampo medievale.

Ci sono persone in Italia che oggi voteranno Berlusconi. Quelle persone dicono che “a casa sua può fare quello che vuole, non mi interessano le sue faccende private, io guardo al bene pubblico”. Invece, quello che fa a casa sua non resta chiuso entro le mura della villa. Quando un organismo è putrefatto, sfoga all’esterno il suo marciume sotto forma di piaghe purulente e pus. Fa schifo solo a pensarlo. Quando le secrezioni di un organismo putrefatto entrano in contatto con le persone perbene possono solo contagiarle e trascinarle nel loro inferno. (n.z.b.)

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