Il Bastiano deposto, ma non vinto

Vita straordinaria di un parlamentare esuberante

Ultimo atto, ma solo nel senso che è il più recente, dell’ossimoro vivente, il Bastian di tutti i tempi che vivacizza e allo stesso tempo ammorba i talk-show italiani a partire dagli anni ’90. Durante quella che il Nostro avrà senz’altro considerato come una marchetta parlamentare -ovvero crescendo di toni fino a pirotecnia di insulti- l’apparentemente mite Presidentessa della Camera ne ordina l’espulsione fisica e tangibile che effettivamente avviene, con il Nostro trascinato in posizione “suina” dagli addetti (posteriormente colpiti da sciatica, vista la stazza e il dimenarsi del suddetto).

Uomo ancor oggi fascinoso, pargolo di famiglia intellettuale che lo dota di notevole cultura, alla via dell’austera vita di studi il Nostro predilige le luci della ribalta, sia essa studio televisivo o tribuna politica. Astuto, comprende subito che il trend dei suoi tempi è la spregiudicatezza e decide di canalizzare il proprio carattere iracondo verso il “coup de théatre” che generoso elargisce dai vari Maurizi Costanzi e affini.

La geniale intuizione del Nostro consiste nel far leva su due elementi viscerali dell’essere umano: complesso di inferiorità e offesa tout-court. Per farla corta, quando a Sgarbi mancano gli argomenti, parte la freccia dell’insulto più burino -quello da espulsione scolastica per capirci- gettando nello sconcerto l’avversario. In un secondo tempo, quando subentra la condanna generale al suo atto, costui avalla la propria posizione sciorinando nozioni dall’alto di una presunta superiorità culturale. Quest’ultima tattica fa presa rapida su di un avversario insicuro e che nella maggior parte dei casi è dalle Medie che non ripassa Storia dell’Arte. A completare il quadro, il Nostro dispone di una potente dose di sagacia che lo mette in grado di intuire alla velocità della luce qual è l’argomento su cui l’avversario potrebbe essere anche d’accordo, per poi tramortirlo con un’uscita che in alcuni casi spiazza, in altri convince gli astanti e in altri ancora semplicemente ammorba e vanifica la discussione.

Nella sua straordinaria teatralità Sgarbi si propone come l’alternativa al Gran Trombone Accademico, contrastandone l’immagine polverosa con un look molto trend, agile e nervoso, condito di occhiale che esalta in luogo di mortificare i tratti simmetrici e piacevoli del volto.  Sopravvissuto indenne a crisi cardiache e al trottolare da un partito all’altro, maestro nell’arte del Bastian contrario, il Nostro ha ancora tanto da offrire alla spettacolarità politica italiana che il mondo ci invidia. È vero che sta attraversando un momento che lo avvicina pericolosamente al divenir trombone di sé stesso, ma la diabolica sagacia di cui sopra ha sicuramente in serbo un trionfale epilogo: tale vita straordinaria potrà solo trovare compimento con la proposta di matrimonio all’altro grande venditore di fumo dei nostri tempi, il pupettaro sconcertante che da sempre lo attira per la spregiudicatezza di cui è dotato ma le cui barzellette sporche gli ripugnano: il grande Berlusca. Solo spiazzando la Pascale dalla posizione di moglie morganatica allora quest’araba fenice delle ideologie potrà deporre le armi ed entrare nel guinness dello sconcerto mondiale, sazio dell’imperitura gloria. (n.z.b.)

Immagine di copertina: Caravaggio, La deposizione dalla croce.

Testi: Nadia Zamboni Battiston

50-caravaggio-deposizione_jpg

Video: YouTube

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...